miércoles, 29 de abril de 2009

Mostra Segni D'obbligo Galleria Feltrinelli 2009












“Spostarsi dal luogo di origine è senz’altro una esperienza che incide con forza nel modo di vivere e di percepire il mondo.
In modo metaforico, Segni d’obbligo riepiloga tutta l’esperienza da questo punto di vista, traducendo i momenti vissuti in una serie di dipinti “segnaletici” che con pochi elementi pittorici vogliono trasmettere qualcosa che possa avvicinare lo spettatore a questa riflessione.
Questa mostra è nata a partire dalla propria esperienza come immigrante.
Il tema dell’immigrazione è spesso posto nei media e tutti siamo a conoscenza delle statistiche in aumento, ma ho provato a plasmare in un modo particolare tutte le cose viste e vissute come chi vede da un lato dello specchio, dal lato di chi è arrivato lasciando tutto dietro di se.
Non si può rimanere gli stessi dopo questa esperienza.
I nuovi codici che si devono imparare sono quelli che ho voluto risaltare in questo lavoro pittorico.
Tra i nuovi codici ,quelli non verbali diventano più importanti per chi non conosce ancora l’idioma.
Si ritrovano i segni stradali che obbligano a eseguire certe norme ,alcune conosciute altre no, ma il segnale come manifestazione grafica è un elemento urbano riconoscibile per qualsiasi cittadino … cosi ho fatto un collegamento tra i Segni d’obbligo, le esperienze vissute e sentite da altri che come me sono venuti qui a costruire una nuova vita”.

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